La società di Borgomanero, che produce componenti per l’aerospace e fattura 224 milioni, apre il terzo stabilimento vicino a Montreal. E porta all’interno i trattamenti anti ossidazione
Mecaer Aviation Group si rafforza nei cieli del Canada e del Nord America. L’azienda piemontese da 224 milioni di fatturato, che progetta e produce componenti (carrelli di atterraggio), sistemi (comandi di volo), interni e servizi per il settore dell’aeronautica – soprattutto elicotteri e jet -, inaugurerà mercoledì 22 ottobre il nuovo stabilimento a Laval, nei pressi di Montreal, aumentando la propria presenza in un mercato strategico.
Il nuovo sito industriale, di cinquemila metri quadrati, si aggiunge alle due strutture operative già presenti in Canada (una si occupa di sistemi di atterraggio, l’altra di meccanica di precisione) e ospiterà una specifica attività: i trattamenti superficiali dei metalli. Si tratta di una fase in cui le componenti metalliche, destinate a essere montate a bordo dei velivoli, vengono sottoposte a trattamenti particolari per diventare più resistenti agli agenti atmosferici e ai fluidi, spostando un po’ più in là nel tempo l’ossidazione.
Il motivo dell’internalizzazione di questa fase del processo produttivo nasce da una necessità: evitare interruzioni nella supply chain , come accaduto tre anni fa.
«Nel 2022 abbiamo affrontato criticità nell’area del Québec, dove siamo presenti da anni perché si trovano un distretto importante dell’aerospace e diversi clienti con cui collaboriamo – spiega Marco Acca, amministratore delegato di Mecaer -. Si sono verificati pesanti rallentamenti nella catena di fornitura, soprattutto nella fase dei trattamenti superficiali . Per non rischiare di trovarci in futuro in una situazione analoga, abbiamo deciso di risolvere il problema portando dentro al nostro gruppo questa fase del ciclo produttivo. Non è stato un percorso semplice, ci abbiamo messo tre anni».
Le collaborazioni
Mecaer è presente a Montreal da inizio millennio: era una società nata da pochi anni (nel 1995) da uno spinoff dell’Agusta Borgomanero. Entrò in Canada attraverso un’acquisizione, quella di Performance Lt, diventata successivamente Mecaer America. Tra le principali collaborazioni spiccano quelle con Collins – fornitore di Gulfstream Aerospace -, Bell e la divisione Helicopters di Leonardo, ma il portafoglio clienti contiene diversi gruppi dell’aeronautica. Per seguire meglio le attività di Leonardo, dal 2007 Mecaer è presente anche a Philadelphia, negli Stati Uniti, dove possiede uno stabilimento dedicato all’installazione e alla fornitura di servizi. «Vogliamo allargare le nostre partnership nel Nord America – dice Acca -, di recente ne abbiamo chiusa una con Otto Aviation. Guardiamo anche al futuro, ad aziende che producono gli Evtol, velivoli che saranno in grado di decollare tramite propulsione elettrica. È un mercato che non ci garantirà ritorni nell’immediato, ma che progetta soluzioni importanti per il futuro».
Oltre alle partnership, le acquisizioni hanno sempre accompagnato l’attività di Mecaer. L’ultima in ordine temporale è quella di Elimetal, altra azienda canadese: «Erano nostri fornitori e lavoravano nel business jet, un comparto in continua crescita – dice l’amministratore delegato -. Avevamo bisogno di tecnologia e persone per supportare la produzione di carrelli per questi velivoli. Abbiamo capito che il modo migliore per farlo era acquisire l’azienda. Siamo sempre alla ricerca di questo tipo di operazioni, purché ci avvicinino a clienti importanti o ci portino nuove competenze». Mecaer, la cui maggioranza è posseduta da Fly One, società partecipata da Fondo italiano d’investimento e Stellex, ha chiuso l’anno fiscale lo scorso settembre, prevedendo una crescita rispetto all’esercizio precedente. Costante rimane la spesa in ricerca e sviluppo, sempre intorno al 5%, con domande di brevetti presentate ogni anno. «Siamo in crescita, è un periodo favorevole per l’aerospazio – dice Acca -. Nel settore in cui c’è molta competizione: stiamo cercando di cavalcare questo trend positivo».