HNH cambial’offerta A Verona il primo Homy

In centro 23 appartamenti per i viaggiatori

Anche gli albergatori di professione scelgono di investire nei nuovi modelli di ospitalità, per andare incontro a una domanda crescente da parte della clientela, soprattutto quella business. È così che HNH Hospitality, gruppo veneziano da 113 milioni di euro e 16,3 di Ebitda nell’anno fiscale 2024, che fa riferimento alla famiglia Boccato (con il supporto del Fondo italiano d’investimento ed Eulero Capital), partirà entro l’anno da Verona con il nuovo concept «Homy», dedicato ai viaggiatori in cerca di soluzioni flessibili per soggiorni medio-lunghi. In altre parole: non un albergo, che sarebbe stato l’ennesimo, nel cuore della città scaligera, bensì un edificio – il Palazzo Tedeschi, a ridosso della centralissima strada pedonale dello shopping, via Mazzini – che ospita 23 appartamenti, arredati di tutto punto e suddivisi in sette tipologie abitative, che si differenziano per metratura e configurazione ma condividono la cura del dettaglio negli arredi. Questo prima struttura si chiamerà «Homy Livia Verona», un nome che vuole accostare i due concetti complementari che stanno alla base del progetto: «Homy», che richiama un ambiente dove sentirsi a casa; e «Livia», omaggio all’eredità romana della città di Verona. Afferma Luca Boccato, Ad di HNH Hospitality: «Con Homy inauguriamo una nuova fase di sviluppo per il nostro gruppo, aprendo a una dimensione inedita all’interno di un preciso piano di crescita e diversificazione. Facciamo il nostro ingresso nel segmento dell’ extended stay , con un concept capace di coniugare comfort, design e senso del luogo. Verona, con la sua forte vocazione turistica, culturale e imprenditoriale, rappresenta il contesto ideale per sperimentare un format dedicato a una clientela trasversale: da chi si sposta per lavoro a chi desidera vivere la città in modo più autentico e prolungato. La nostra idea di hospitality – aggiunge Boccato – oggi contempla una chiave più contemporanea e flessibile per rispondere a nuove esigenze di soggiorno». La ristrutturazione dell’immobile è stata affidata allo studio italo-britannico THDP, con un team di designer e progettisti guidato dall’architetto Claudia Mazzucato. Oggi il gruppo alberghiero veneziano, nato nel 1999, conta sedici proprietà dedicate all’accoglienza, in città come Milano, Verona, Padova (Crowne Plaza), Trieste, Bologna o in destinazioni a pi ù forte vocazione turistica come Roma, Venezia, Jesolo (il complesso Almar), Sicilia e Sardegna. Le previsioni sono di superare la soglie dei 150 milioni di ricavi entro il 2027.

Fondo Italiano d’Investimento SGR

Nata nel 2010 su iniziativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e partecipata da CDP Equity, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Fondazione ENPAM, Fondazione ENPAIA, ABI, Banco BPM e BPER Banca, Fondo Italiano d’Investimento SGR ha come principale obiettivo la gestione di fondi mobiliari chiusi dedicati a far confluire capitali verso il sistema delle imprese italiane d’eccellenza, coniugando finalità di ritorno sul capitale investito, in linea con i benchmark internazionali, con quelle di sviluppo del sistema produttivo italiano. Fondo Italiano gestisce 21 fondi di investimento mobiliari chiusi riservati a investitori qualificati, per oltre 4 miliardi di euro e opera attraverso investimenti diretti e indiretti (fondi di fondi). Fondo Italiano considera la sostenibilità un valore fondamentale ed è impegnata a integrare i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle proprie attività di investimento.

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